A inizio settembre durante una delle scorribande per montagne siamo stati nel vallone del Piantonetto, più precisamente al Becco Meridionale della Tribolazione.
Un posto super!
Siamo al cospetto del Gran Paradiso, nel versante piemontese. La strada si inerpica su con mille curve da Locana fino al lago artificiale del Teleccio. Da qui in un oretta di cammino si arriva al rifugio Pontese.
Nel vallone del Piantonetto si ha l'imbarazzo della scelta di vie di arrampicata, per tutti i gusti. Al rifugio, da Mara, si sta veramente bene e la cucina è ottima!
In realtà ero passato già diverse volte in questo angolo di "paradiso" ma sempre con gli sci ai piedi. Questa volta invece siamo qui per scalare. La nostra direzione è il Becco più famoso di tutta la zona. Su questa parete di ottimo gneiss sono state tracciate numerose vie che han fatto la storia.
Questo giro sono con Eli, a dir la verità è lei che mi ha portato qui...ancora una volta in un bel posto! Grande Eli!
Insieme abbiamo l'abitudine, soprattutto quando visitiamo un posto nuovo, di percorrere per primo le vie storiche, quelle che hanno dato il via all'esplorazione, che han reso famoso questo posto o questa montagna. Così non abbiamo dubbi su che via percorrere: La Malvassora!
Questa bella linea sale su uno sperone proprio in centro alla parete, su ottima roccia con passaggi fino al IV+.
Partiamo di buon ora dal rifugio infatti la caratteristica di questi posti è che l'avvicinamento alle pareti è sempre bello lungo ma piacevole. Dopo qualche ora di cammino, finalmente, siamo alla base dello zoccolo. Ci prepariamo e, in conserva, ci avviciniamo alla parete vera e propria. Attorno a noi famiglie di stambecchi ci guardano incuriositi con queste corde e moschettoni...mi piacerebbe proprio sapere cosa pensano.
Wow, la roccia è super compatta, con un bel grip. Siamo soli e il sole inizia a scaldarci la schiena...una vera bomba!
La via ha le soste a spit e qualche vecchio chiodo lungo i tiri. Con una serie di friends si scala bene e in sicurezza. I tiri volano via veloci, sono uno più bello dell'altro e...da scalare! Dobbiamo ricordarci che siamo sul quarto grado degli anni 50...
Con Eli siamo concordi che i tiri più belli sono quelli centrali, grandi fessure, lame dai bei movimenti e verticalità sono gli ingredienti di questa giornata.
Con il passare del tempo arriva la nebbia, come d'abitudine in questa valle, che rende il posto ancora più affascinante. Arriviamo in cima super contenti, ma con ancora la voglia di scalare! Infatti i tiri e la roccia sono talmente belli da non farci sentire la stanchezza.
In vetta le nebbie ci avvolgono, corrono, vanno e vengono ma ci regalano anche qualche bello scatto sul versante opposto. Mangiamo qualcosa e giù veloci. Con delle soste ottimamente attrezzate in un batter d'occhio siamo con i piedi per terra.
Quasi alla fine dello zoccolo, sentiamo "beelare" ma la nebbia ci impedisce di vedere e di capire. Proprio sugli ultimi passi di disarrampicata sento un rumore, mi giro e proprio di fianco a me, a poco più di un paio di metri arriva una femmina di stambecco. Con una grazia sconvolgente atterra su una cengetta di qualche decina di cm, mi guarda quando le zampe posteriori non toccano ancora terra e poi sentendo di nuovo il suo piccolo perso nella nebbia scende in piena parete fin da lui.
Devo dire che io, grande guida, mi son sentito un pò umiliato in quel frangente con corde, moschettoni, lento e goffo ma d'altronde li è casa loro e noi siamo solo degli ospiti! ...comunque anche io e Eli siamo scesi elegantemente da li!!
Questo vallone è davvero stupendo e pieno di gioielli da scalare e visitare, purtroppo per l'indomani è previsto brutto tempo dobbiamo rientrare, ma sicuramente ci torneremo.
Grazie Eli, mi hai di nuovo portato in un bel posto...non ne sbagli una!!