Traversata delle Grandes Jorasses

FedeGuidaAlpinismo

Le Grandes Jorasses sono una delle montagne che più mi affascinano. Ogni via di salita, compresa la normale alla punta Walker, è di un certo impegno. Di tanti progetti che mi giravano in testa c'è sempre stata la traversata in cresta di tutte le cime, detta anche cresta ovest. Si tratta di un lungo viaggio che inizia da lontano, infatti prima di arrivare a "toccare" la prima cima delle Jorasses hai già fatto un bel pò di strada.Traversata delle Grandes Jorasses

Si parte da punta Helbronner per salire all'Aiguille de Rochefort 4001m, poi il Dome de Rochefort 4015m e infine dopo altre guglie minori si scende al col delle Jorasses 3825m dove sorge il bivacco Canzio. Da qui inizia la traversata delle Grandes Jorasses...da qui il viaggio è ancora bello lungo...ma che bello!

Era già un pò di tempo che, con Edo, avevamo in testa di partire. A causa del lavoro e delle condizioni pazzerelle della meteo continuavamo a rimandare fino a che, verso fine luglio, si prospetta una finestra di bel tempo, bisogna approfittarne.

Per una traversata di questo genere bisogna avere "beau fix" come dicono i francesi. Su creste del genere, a 4000 metri, il brutto tempo è temibile e una ritirata quasi impossibile.

La meteo è al top, tiriamo riga al lavoro e partiamo! Ovviamente sento qualche amico che ha già percorso questa cresta e ognuno mi dice la sua: dormi al bivacco, parti dal Torino, prendi la prima benna, bivacca...alla fine nella mia testa ho voglia di avventura e di decidere sul momento a seconda del ritmo nostro e della montagna. Mi confronto con Edo e anche lui è d'accordo.

Cosi decidiamo di portarci il materiale da bivacco, visto che la meteo è al top e non fa troppo freddo, poi si vedrà!

Traversata delle Grandes Jorasses

Saliamo al rifugio Torino nel pomeriggio, con calma e passiamo una bella serata davanti a una birra. Anche qui incontriamo amici che ci dicono la loro e sembra che ormai sia di moda farla in giornata. Partiamo verso le 2 dal rifugio e c'è una nebbia bestia! Ha nevicato un 15-20 cm, il giusto da coprire ogni traccia e soprattutto i buchi! Infatti dopo neanche un quarto d'ora finisco in un buco, inziamo bene! Eppure la meteo era perfetta, speriamo migliori.

Saliamo di buon ritmo alla gengiva del Dente del Gigante, fortunatamente usciamo dalla nebbia e la visibilità migliora di molto. La cresta di Rochefort è bella affilata, la tormenta nella notte ha cancellato la traccia aggiungendo un buon 30-40 cm di neve nuova...inconsistente. Nonostante ciò andiamo avanti belli spediti, ci alterniamo a batter traccia e in un batter d'occhio siamo in cima all'Aiguille de Rochefort. Edo è un ottimo socio, anche se con un pò meno esperienza, ha il passo fermo ed è un ottimo arrampicatore.

Traversata delle Grandes JorassesPer progredire velocemente e soprattutto in sicurezza su questi terreni bisogna avere un bel feeling con il tuo socio di cordata e ovviamente fidarsi uno dell'altro.

Giungiamo in cima al Dome de Rochefort che è ancora buio ma il cielo è stellato e si prospetta un grande giornata!

Continuiamo sempre sul filo di cresta verso il col delle Jorasses, sta sorgendo il sole, il momento è magico, emozionante come sempre! Non mi stuferò mai di questi spettacoli! Un vento patagonico ci sferza il muso e ci raffredda per bene, soprattutto durante le doppie per raggiungere il bivacco. Appena al riparo ci beviamo un buon the, mangiamo un boccone e ci mettiamo addosso tutto quello che abbiamo! Mamma mia che freddo!

Si sa, il vento in montagna può abbassare la temperatura percepita dal nostro corpo di diversi gradi e bisogna sempre fare attenzione a non raffreddarsi troppo.

Già scendendo lungo le doppie per giungere al colle osservavo la salita alla Punta Young 3996m. La nevicata nella notte l'ha impiastrata per bene, non sarà facile.

Da qui è terreno nuovo non siamo mai stati oltre. Da qui è avventura!

La salita alla punta Young è la parte più difficile di tutta la traversata delle Grandes Jorasses e ovviamente è una crosta unica di neve e ghiaccio. In più il vento non ci da un attimo di tregua e ci stanca ulteriormente. Parte Edo col primo tiro, si risale un canaletto e poi su roccia verglassata arriva alla sosta. Il ghiaccio è la neve ci nascondono le soste e i pochi chiodi in posto. Siamo obbligati a scalare con i ramponi e i passaggi in aderenza diventano belli tecnici e infidi. Però mi piace, avevo proprio voglia di un pò di alpinismo vero e completo...

Traversata delle Grandes Jorasses

Dopo un traverso su una cengetta parto con un tiro che mi da del filo da torcere. Scovo qualche chiodo ma solo quando ci sono sopra, da relazione ci devono essere anche delle soste a spit ma non le vedo. Proseguo un pò a naso, pulendo ogni presa e appoggio con la piccozza. I ramponi graffiano la roccia e molte volte son obbligato a togliermi i guanti per avere una presa sicura sulle tacche. Infine quasi in cima a un diedrino, intravedo un cm di cordone, per di più bianco, che sbuca da una crosta di neve, la sosta!! Salto su per arrivare a un piccolo terrazzino e con un colpo di guanto tolgo la neve. Saltano fuori due bei spit, meno male anche xchè avevo finito i friends...

Recupero Edo che mi conferma l'impegno del tiro e parte subito per il prossimo. Un altra bella lunghezza con prese più generose ma cmq impegnativa ci portano su una comoda cengia. Da qui traversiamo verso sinistra, vediamo la cresta che ci porterà in cima. saliamo più facilemnte per alcune lunghezze di corda fino sotto la cresta. Edo si scala una bellissima fessura, per niente facile e in un attimo siamo in cima alla Punta Young 3996m! Meraviglioso...la vetta è bella aerea e soprattutto ha un piccolo balcone lato sud al riparo dal vento che ci permtette di fare un spuntino.

Traversata delle Grandes Jorasses

Si riparte, filo di cresta, qualche doppia e per qualche bella lunghezza lato sud giungiamo in cima alla Punta Marguerite 4066m. Le condizioni della Young ci han portato via troppo tempo e quindi bisogna pensare al bivacco. Devo dire che fino al colle delle Jorasses mi girava in testa di chiuderla in giornata.

Ma alla fine l'idea che più mi intrigava era quella di bivaccare. Pensavamo di dormire alla Croz o alla Whymper.

Traversata delle Grandes JorassesDalla cima della Punta Marguerite proseguiamo in cresta con una bella arrampicata fino a giungere alla Punta Helene 4045m. Qui percorriamo la parte di cresta sicuramente più spettacolare. Ho stampate nella memoria le bellissime immagini di Patrick Berhault proprio qui durante la sua traversata di tutti i 4000 e sognavo da tempo di scalare questa cresta.

Progrediamo via veloci in conserva assicurata buttando un occhio qua e la per scovare un buon posto da bivacco. La stanchezza inizia a farsi sentire...

Scaliamo ancora la Punta Croz 4110m, molto più facile fino a che, proprio qualche metro sotto la cima, Edo mi dice che ha intravisto una bella piazzola. Si rivelerà un posto da bivacco a 5 stelle, con vista sulla valle e sul Monte Bianco! Wow...

Ammirando i colori del cielo cambiare ad ogni sguardo mettiamo sù una buona pasta e fagioli. Siamo belli stanchi ma contenti di essere quassù!

La notte passa bene, dormiamo come ghiri, solo con un pò freddo ai piedi. Rinchiuso nel mio sacco a pelo guardo fuori dal piccolo foro del cappuccio. Osservo il cielo e la miriade di stelle, sembra di poterle toccare. E' uno spettacolo magnifico, veramente emozionante. Non penso di dormire tanto e invece, complice la stanchezza, mi addormento felice e contento. Burel, di fianco a me, ronfa alla grande...

Traversata delle Grandes Jorasses

Il mattino dopo ci svegliamo e ammiriamo lo spettacolo dell'alba, un altro momento indimenticabile. Avete mai visto sorgere il sole a più di 4000 metri? Se non l'avete mai visto mettetelo sulla lista delle cose da fare...

Riattivare il corpo è un pò dura, bisogna bere qualcosa di caldo e muoversi un pò ma siamo belli riposati. Rinpacchettati gli zaini ripartiamo. In un attimo siamo in cima alla Punta Whymper 4184m e da li facilmente in vetta alla Punta Walker, la cima più alta: 4208 metri.

Abbiamo concluso la traversata delle Grandes Jorasses, abbiamo scalato tutte le sue cime, abbiamo bivaccato in cima alla Croz...e siamo felici!

Traversata delle Grandes Jorasses

Aspettiamo 2 francesi per fare due chiacchere. Ci ringraziano per aver ripulito la salita alla Young e ci fanno i complimenti. Loro hanno bivaccato seduti su una cengia alla Marguerite. Fa sempre piacere condividere qualche pensiero con altre cordate che hanno vissuto la tua stessa avventura...

Da qui non è finita, la valle è bella lontana e ci aspetta una lunga discesa. La normale alla Punta Walker non è per niente banale, bisogna tenere le antenne belle dritte fino a poco prima del rifugio Boccalatte. Da qui un infinito sentiero ci riporterà alla macchina...

Super Edo che mi ha accompagnato in questa super traversata! Adesso è ora di ripartire...

Qualche pillola:

  • abbiamo utilizzato una corda da 60m
  • 5 friends medi e piccoli
  • 4/5 fettucce per gli spuntoni
  • la soluzione del bivacco è il top, nello zaino un fornelletto e un sacco a pelo non fanno grossa differenza. In più la fatica e la lunghezza delle giornate è meglio ripartita.
  • su ghiacciaio bisogna legarsi sempre, io son caduto in un buco praticamente davanti al rifugio Torino, dove tutti, d'estate, passeggiano allegramente in spadrillas con i bimbi per mano!
  • andar per creste è sempre una figata!