La parete Nord della Tour Ronde

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Abbiamo iniziato subito l'estate alla grande con Eli. Dopo le cascate di quest'inverno c'era ancora la voglia di utilizzare le picche "più aggressive" e allora perchè non cimentarsi in una bella parete nord? La parete nord della Tour Ronde!

Grazie al fresco e alle abbondanti nevicate di questa primavera le condizioni in quota sono molto buone, soprattutto sulle nord. Cosi partiamo verso il rifugio Torino con l'intenzione di scalare questa bella montagna.

Wow, questa bella montagna non finisce mai di stupirci! Conta diverse vie di salita, più facili o più difficili, è abbastanza a portata di mano e soprattutto si trova in un contesto unico...il top!

Si infatti siamo nel cuore del Monte Bianco, dalla sua cima possiamo ammirare i versanti più selvaggi del tetto delle alpi e fantasticare già sulla prossima salita da portare a casa.

Il primo giorno appena arrivati in zona, andiamo ad acclimatarci sulle Aiguilles Marbrees. Si tratta di una bella cresta, veramente divertente e ottima per un primo approccio alle creste oppure come "riscaldamento". Ma il nostro progetto è ben altro...

Usciamo dal rifugio che è ancora buio ma in lontananza si intravedono le prime luci, il momento è magico. Camminiamo sul ghiacciaio da soli, legati in cordata, guardando dove mettere i piedi ma anche con il naso allinsù. In un attimo cambiano i colori e mentre sorge il sole siamo già in parete...spettacolare!

La cosa meravigliosa è che siamo da soli! Questa bella parete è molto conosciuta e presa sempre d'assalto, soprattutto con le ottime condizioni di questi giorni ma oggi stranamente non c'è anima viva...boh meglio per noi.

Eli alla sua prima esperienza con una nord se la cava benissimo, anche nella goulottina della parte centrale dove bisogna fare i conti con un ghiaccio più duro e più infido. In qualche tiro di corda usciamo dalle difficoltà ma la parete è ancora lunga, ci aspetta ancora un bel pendio di neve, ripido. Le condizioni sono ottime e cosi progrediamo in conserva, a corda tesa. Si tratta di una tecnica che ci permette di progredire insieme ma sempre in sicurezza.

In un attimo siamo sotto al castello di roccia sommitale, lo aggiriamo e tac, due passi sulle roccette e siamo in vetta!

E' una bella soddisfazione salire una parete cosi, conquistare la cima da uno dei versanti più difficili. Solo variando le nostre attività in montagna possiamo crescere e diventare degli alpinisti completi. E cosi anche oggi Eli ha aggiunto un pezzetto in più al suo bagaglio da alpinista...e sta diventando sempre più forte!