Spigolo Murari alla Bessanese

FedeGuidaAlpinismo, Arrampicata

Con Elisabetta siamo sempre alla ricerca di montagne nuove da scalare. Quest’estate in vista di grandi progetti, eravamo alla ricerca di una bella cresta di roccia, magari da fare in scarponi. Cosi ci viene in mente che non siamo mai stati sulla Bessanese.

La Bessanese è una montagna di 3601m situata proprio sul confine italo-francese. Da una parte le Valli di Lanzo con il comune di Balme e dall’altra il comune francese di Bessans da cui prende il nome.

Con grande intuito e coraggio nel 1920 Murari vince lo spigolo Nord-Est che noi oggi chiamiamo appunto Spigolo Murari. Questa bella linea si trova all’estrema destra della bastionata che precipita verso il rifugio Gastaldi. Una salita lunga e non troppo impegnativa, poco frequentata. E’ proprio quello che volevamo…

Pernottiamo al rifugio Gastaldi, proprio sotto la parete. Devo sottolineare che siamo stati proprio bene. Accoglienza super e cibo ottimo.
Inoltre Roby, il gestore, è sempre molto disponibile a darti qualche dritta per affrontare la salita.

Partiamo presto perchè nel pomeriggio danno temporali. Risalito il piccolo ghiacciaio alla base della parete in poco tempo ci troviamo sulla cengia superiore che ci porterà al vero attacco dello spigolo.

Sta sorgendo il sole, i primi timidi raggi iniziano a scaldarci la schiena e noi iniziamo a scalare! Che top!

Con due tiretti di riscaldamento sbuchiamo su delle balze rocciose. Da qui, in conserva, proseguiamo fino a una marcata breche. E’ proprio da questo punto che inizia lo spigolo vero e proprio! La roccia migliora e la scalata diviene sempre più aerea.

Da qui è impossibile sbagliarsi, infatti basta tenere il filo dell’aereo spigolo…la cosa che mi piace di più!!!

L’arrampicata è bellissima, sempre ricca di prese e mai troppo impegnativa. A mio avviso c’è un solo passaggio un pò più difficile ma comunque facilmente proteggibile con dei friends medio piccoli. Nel passo duro ci sono anche 3 chiodi.

Il sole è ormai alto e nel fondo valle, come da copione, inizia a formarsi un pò di nebbia il che rende tutto più suggestivo. Guardiamo in alto è questo spigolo non sembra finire mai! Ma è bellissimo…

Finalmente dopo qualche ora di arrampicata giungiamo in vista della prima punta che delimita l’inizio della cresta sommitale, il Segnale Rey .
Ormai siamo in vetta! Da qui proseguiamo in cresta e passando per il segnale Baretti, punto culminante, con qualche aereo passaggio e una piccola calata in doppia giungiamo al segnale Tonini dove sorge la madonnina!

Il panorama attorno è magnifico e la soddisfazione è alle stelle! Ci prendiamo qualche minuto per rosicchiare qualcosa e goderci lo spettacolo…

Roby mi aveva avvertito che la discesa sarebbe stata lunga e cosi senza perdere troppo tempo inziamo a scendere.

Beh devo dire che come via normale non è affatto banale infatti per un bel tratto continuiamo a essere belli “in orbita”!
Con calma e attenzione giungiamo alla famosa piccola calata e da li in un soffio all’uscita della Balduino. Da qui sarà solo più una lunga camminata su sfasciumi per ritornare su sentiero solo verso la fine, vicini al rifugio.

Un altra grandissima giornata in montagna con una salita un pò d’altri tempi, su bella roccia, aerea, in un ambiente pazzesco e…una discesa davvero infinita!

Bravissima Eli che senza batter ciglio ha tenuto il passo alla grande! Ah dimenticavo…e soprattutto scalato tutto lo spigolo in scarponi!

Noi ci abbiamo messo 5 ore per arrivare alla madonnina sul segnale Tonini. E in 4 ore siamo scesi fino al rifugio.
Per affrontare la salita avevamo con noi una piccola serie di friends medio piccoli e 3 rinvii, corda da 50 metri.

Beh adesso è ora di ripartire…bye bye