Monch e Jungfrau

FedeGuidaAlpinismo

Quest’anno con Andrea ci siamo diretti verso la Svizzera, più precisamente nell’Oberland Bernese. Questa zona è famosa per i suoi immensi ghiacciai e per la presenza di molte cime che superano i 4000 metri. Sicuramente una delle montagne importanti di questa zona è l’Eiger conosciuto per la sua imponente e difficile parete nord.

La nostra idea è quella di salire due delle cime che costituiscono la trilogia del Oberland Bernse ovvero il Monch e lo Jungfrau. Così ci dirigiamo verso Grindelwald per prendere il trenino a cremagliera che ci porterà fino allo Jungfraujoch.

Questo trenino è una vera opera d’alta ingegneria soprattutto pensando che è stato inaugurato nel 1912!

Giunti sul ghiacciaio ci dirigiamo subito verso la cresta sud del Monch. Iniziamo la salita su una divertente cresta rocciosa che diventa sempre più affilata. Con qualche passo di arrampicata giungiamo al tratto finale e soprattutto ci allontaniamo dai centinaia di turisti sparsi sul ghiacciaio.

Quest’anno la cresta finale e molto più affilata che il solito…beh è più divertente! Non so, però, se anche Andre la pensa cosi…

Iniziamo a camminare su questo filo di neve sospeso su Grindelwald, il panorama è magnifico. A destra svetta l’Eiger mentre se volgiamo lo sguardo a sinistra incontriamo prima lo Shpinx, dove sbuca il trenino, e poi un po’ più lontano lo Jungfrau.

Passo dopo passo la vetta si avvicina ma c’è ancora una prova da superare! Infatti circa a metà strada incontriamo una cordata in discesa…

Quando una cresta è talmente affilata da non permettere il passaggio di due cordate c’è una sola soluzione…uscire dalla traccia!

I fianchi di questa montagna sono davvero ripidi. Quando propongo ad Andrea di scendere qualche metro sul ripido pendio mi guarda un po’ dubbioso…sono quei momenti dove devi avere fiducia nella tua guida eh eh!

Il gioco consiste nel mettersi uno da una parte e l’altro dall’altra della cresta cosi da assicurarsi a vicenda con la corda. In questo modo liberando la traccia la cordata in discesa può passare in sicurezza.

Dopo questa piccola dose di adrenalina in un batter d’occhio raggiungiamo la cima! Il tutto è spettacolare…

La giornata è perfetta e il nostro sguardo può spaziare molto lontano.

Ripercorriamo la cresta in discesa e in poco tempo raggiungiamo le rocce e da li il ghiacciaio. Dalla base della cresta sud del Monch in pochi minuti siamo al rifugio.

L’indomani ci svegliamo presto per salire lo Jungfrau ma purtroppo c’è parecchio vento e cosi a pochi passi dalla cima siamo costretti a rinunciare. Non importa anche oggi ci siamo divertiti e lo Jungfrau rimane sempre li, vorrà dire che ci torneremo il prossimo anno.

Questa zona è magnifica, i ghiacciai sono immensi e le montagne spettacolari. Data la vastità del terreno è meglio venirci con gli sci questa primavera. Ho già delle belle idee che mi frullano in testa…