Virata a sud: Le Sirac 3441m

FedeGuidaAlpinismo, Arrampicata

Siamo ormai a fine agosto e in programma abbiamo il Cervino, la “grande becca”…ma dopo tutto il caldo patito in questa stagione afosa…fa brutto! Pazzesco ormai non guardavo neanche più le previsioni…

In alto ha spruzzato un po’ di neve e, come da regola, la “grande becca” si è incrostata tutta rendendo il gioco più duro. Beh cambiamo programma…la scalata al Cervino dovrà aspettare.

Rapido giro di telefonate e il mio amico Andrea mi propone subito il Sirac! Che bello, era da tempo che volevo spingermi fin laggiù per poter scalare questa bella montagna che ho sempre ammirato da lontano.

Le Sirac con i suoi 3441 metri di altitudine è l’ultimo dei giganti del Parc National des Ecrins. Infatti è la cima più meridionale di tutto il parco. E’ stata conquistata nel lontano luglio del 1877 per mano  del fortissimo W. A. Coolidge con Christian Almer e figlio.

La Valgaudemare è una bellissima vallata, selvaggia tipica degli Ecrins. Le montagne sembrano meno impegnative, con pochi ghiacciai ormai ritirati, l’ambiente è bello, solare…d’altronde siamo a sud!!

Risalita la valle fino agli Chalets de Gioberney imbocchiamo il sentiero verso il rifugio di Vallonpierre. Una bella valle pianeggiante ci porta alla base del nostro gigante e con qualche ripido tornante arriviamo a destinazione.

Passiamo una bella serata al Refuge de Vallonpierre, proprio alla base della nostra cresta. L’obiettivo per l’indomani è di scalare la cresta nord che porta in cima al Sirac, la via più bella di raggiungere la cima a detta delle guide local.

Sirac-13

Si tratta di un bel crestone di 900 metri. Solito terreno d’avventura, scalata sul terzo grado con, ogni tanto, qualche passo di quarto e un po’ di conserva. Bello bello uno dei miei terreni preferiti…

Partiamo un po’ prima che faccia giorno e in 4 ore siamo in vetta, veloci come dei fulmini!

Dalla cima ammiriamo la pianura francese, Ceuse è talmente vicino che ci strizza un occhio, e dietro, verso nord, tutte le cime meravigliose del parco ci sorvegliano. I Bans, l’Ailefroide, il Pelvoux, la Barre des Ecrins fino alla più lontana Meije, ai Rateau…addirittura gli impianti di Les Deux Alpes fanno capolino. La vista è impagabile grazie ad una meteo perfetta.

La discesa, ancora da non sottovalutare, avviene per la via normale. Molta disarrampicata, qualche calata e una discesa su un ormai piccolo ghiacciaio…ma con dei bei buchi!! Bisogna stare svegli fino alla fine…

Proprio una bella montagna, una bella cresta, tanta tranquillità e il tutto in ottima compagnia. Grazie a Marc, Andrea e Christian per queste belle giornate passate insieme!!

Penso che ci tornerò, dalla cima abbiamo potuto “notare” tante belle cose da fare qui in zona…